Una goccia di acqua ci salverà? Le basi scientifiche e le evidenze cliniche della Medicina Complementare
Convegni
CAM Monza v.le Brianza 21
30
Novembre 2011
ore: 19:45
30 Novembre, 2011
Mercoledì 30 novembre 2011, dalle ore 19.45 alle ore 21.00, presso il CAM di viale Brianza 21 a Monza si è tenuto l’incontro “Una goccia di acqua ci salverà? Le basi scientifiche e le evidenze cliniche della Medicina Complementare”.
I risultati pubblicati dal premio Nobel per la medicina Luc Montagnier sembrerebbero deporre in senso affermativo.
Poche molecole di DNA sono in grado di determinare variazioni strutturali dell’acqua, suffragando la teoria della “memoria dell’acqua” su cui si basa l’omeopatia.
Risultati straordinari, ma inevitabilmente destinati a suscitare polemica tra i fautori della medicina non convenzionale e la medicina “tradizionale”.
Siamo di fronte ad una rivoluzione epocale destinata ad investire il mondo della biologia, della fisica e della medicina oppure alla visione, per quanto affascinante di un solo isolato scienziato? La risposta arriverà negli anni dalla replicazione degli esperimenti e dalla robustezza dei nuovi dati che si accumuleranno a smentire o sostenere questi primi.
Intanto però lo spunto è nato per chiederci quale sia la reale affidabilità di sostanze portate sul mercato dalla omeopatia, fitoterapia, nutraceutica, in generale dalla medicina non convenzionale. Nonostante l’impressionante crescita di questa disciplina, esiste ancora una grande confusione terminologica tra integratori, fitoderivati, sostanze omeotossiche.
Se poi si considera la provata efficacia degli stessi, in termini di replicabilità scientifica, la chiarezza è ancora minore.
Da questi mancati presupposti scientifici si è spesso creata la scarsa “stima”, se non la netta contrapposizione tra rimedi naturali e medicina tradizionale. Ma in realtà l’errore potrebbe proprio essere quello di voler contrapporre queste due discipline, piuttosto che accettare la possibilità di una complementazione reciproca.
Frequente è per esempio la possibilità che una sostanza naturale contrasti gli effetti avversi di un farmaco di sintesi, oppure permetta di ridurne la frequenza di assunzione, andando in entrambi i casi ad aumentare la compliance terapeutica.
Indubbiamente la possibilità di un’integrazione può nascere solo dalla perfetta conoscenza dei principi che vengono utilizzati insieme. Ecco quindi la necessità di fare chiarezza.
Innanzitutto tra le diverse discipline che ambiscono al termine di medicina naturale.
Omeopatia, agopuntura, omotossicologia, fitoterapia…si basano tutte sugli stessi principi? Hanno sovrapponibili applicazioni? La solidità dei dati clinici e le prove scientifiche sono simili? I loro principi, in virtù della loro origine naturale sono veramente tutti cosi “innocui”? L’evento organizzato non riuscirà indubbiamente a rispondere a tutti questi quesiti.
La presenza in sala di tre grandi esperti di medicina complementare permetterà però di aumentare la consapevolezza nella scelta tra medicina convenzionale e non, rendendo il paziente parte attiva di una strategia terapeutica sempre più volta all’integrazione. La scienza, ricordiamolo, cresce infatti dallo scambio e dall’interdisciplinarietà…non dalla contrapposizione.
Relatori:
Maurizio G. Biraghi
Coordinatore Comitato Scientifico CAM, Medico Esperto in Omeopatia e Fitoterapia, Milano
Enrica Campanini
Medico Esperto in Omeopatia e Fitoterapia, Firenze
Massimiliano Carnassale
Segretario Generale FederSalus
Maira Gironi
Neurologo CAM – PhD Neurobiologia Sperimentale, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Milano
Programma:
Moderatori: Maira Gironi – Maurizio G. Biraghi
- Medicina Complementare oggi: dall’Omeopatia alla Fitoterapia, dalla Medicina Integrata alla Medicina Umanistica – M. G. Biraghi
- Il “dizionario” della Medicina Complementare – M. Carnassale
- Fitoterapia: dall’evidenza scientifica all’esperienza clinica – E. Campanini
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