Polisonnografia
1 Ottobre, 2014
LA SINDROME DELLE APNEE DEL SONNO: COSA E’ E COME SI PREVIENE?
La sindrome delle apnee nel sonno è la frequente e temporanea interruzione della respirazione durante il sonno, causa di numerosi risvegli del soggetto e inadeguata ossigenazione, fattori incompatibili con un sano riposo notturno.
Durante il sonno possiamo avere:
- APNEE DI TIPO OSTRUTTIVE
- APNEE DI TIPO MISTO
- APNEE DI TIPO CENTRALE
Durante l’apnea si abbassa bruscamente l’ossigenazione del sangue e questo fatto si ripercuote negativamente sugli organi che più necessitano di ossigeno, ossia il cuore e il sistema nervoso (aumentano, infatti, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa mentre il soggetto si agita nel sonno e in qualche caso si risveglia, almeno parzialmente). Se questi fenomeni si verificano spesso, per decine di volte nella notte, è facile capire come possano, a breve termine, causare sonnolenza durante il giorno, perdita di memoria, difficoltà nella concentrazione e provocare, a lungo termine, gravi problemi cardiaci, circolatori e neurologici (crisi ipertensive, infarti, emorragie cerebrali.)
Attualmente è possibile studiare il sonno e pertanto stabilire se il soggetto esaminato soffre di apnee nel sonno e, nel caso, di quale forma si tratta (ostruttiva, centrale o mista).
La prima diagnosi viene, su indicazioni del medico, effettuata mediante il risultato della polisonnografia, ossia il monitoraggio cardio-respiratorio durante un’intera notte.
COME SI ESEGUE LA POLISONNOGRAFIA
Per effettuare la polisonnografia, il tecnico di neurofisiopatologia applica al soggetto un apparecchio a livello del diaframma, una fascia toracica, una fascia addominale, un saturimetro e una cannula nasale. L’apparecchio viene programmato per accendersi la sera e spegnersi la mattina in modo autonomo in base alle abitudini del soggetto. L’utilità di questo esame è quindi quella di individuare rapidamente il problema e valutare l’efficacia della eventuale terapia per prevenire disfunzioni future.
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