Da Monza in viaggio (virtuale) verso lo Zimbawe, sulle tracce di un bambino di strada e di una ragazza madre

Da Monza in viaggio (virtuale) verso lo Zimbawe,  sulle tracce di un bambino di strada e di una ragazza madre

2 Luglio, 2018

Dal 9 al 13 luglio dalle ore 8.00 alle ore 19.00, presso Synlab CAM Monza, è stato possibile immergersi in un’esperienza virtuale molto emozionante, trasportati in un istante a 7.000km di distanza, per le strade di Harare, capitale dello Zimbabwe. Dalla confortevole hall della struttura monzese ci si è potuti affacciare sulla dura realtà africana grazie alla neonata partnership tra il Centro Polidiagnostico di viale Elvezia e Cesvi, organizzazione umanitaria laica e indipendente fondata a Bergamo nel 1985 e divenuta oggi una delle prime 10 onlus italiane per numero di progetti sostenuti.

Un viaggio virtuale per cambiare la realtà” che ha sfruttato la tecnologia Samsung Gear 360 per catapultare i visitatori in Africa, permettendo loro di conoscere la storia di Tadiwanashe e Privilege, un bambino di strada e una ragazza madre che quotidianamente trovano protezione e supporto all’interno della Casa del Sorriso di Cesvi presente in Zimbabwe. Un’esperienza di forte impatto, che ci ha fatto comprendere meglio l’azione che la onlus porta avanti in tante zone del mondo, aiutando bambini di strada, minori senza famiglia e donne vittime di violenza. In questi giorni, presso la sede di Synlab CAM Monza, sono stati inoltre presenti due operatori Cesvi che hanno fornito al pubblico informazioni sui progetti sostenuti dall’associazione e li hanno guidati in questo viaggio immersivo.

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