L’Esperto risponde: svezzamento e alimentazione complementare
20 Marzo, 2023
Uno dei momenti più delicati nella crescita del neonato è sicuramente il passaggio da un’alimentazione esclusivamente lattea
a una complementare, che prevede cioè la graduale introduzione di alimenti solidi.
Molteplici possono essere i dubbi e le domande che il genitore si pone all’inizio di questo percorso: abbiamo chiesto alla nostra specialista Biologa nutrizionista, la dottoressa Silvia Bettocchi, alcuni utili consigli a riguardo.
Perché oggi chiamiamo lo svezzamento “alimentazione complementare”?
Con il termine “alimentazione complementare”, facciamo riferimento a quel particolare periodo in cui i bambini passano da un’alimentazione esclusivamente lattea a un’alimentazione costituita da latte e da alimenti complementari.
Il latte materno o artificiale non dovrà essere considerato un “vezzo” o “vizio” da togliere ma dovrà continuare a essere presente come alimento principale nella dieta del bambino e gradualmente integrato con tutte le categorie alimentari.
Quando iniziare?
Le raccomandazioni dell’OMS dicono di allattare con solo latte materno (o artificiale) fino ai 6 mesi e di introdurre gli alimenti solidi a partire dal sesto mese, accertandosi del raggiungimento delle tappe dello sviluppo. Per capire se il bambino è pronto o meno per l’introduzione agli alimenti complementari al latte, è importante la valutazione da parte di uno specialista.
C’è un ordine preciso per l’inserimento degli alimenti?
Non esiste più un calendario rigido di introduzione ma tutti gli alimenti possono essere proposti fin da subito ad eccezione di alcuni che, per diversi motivi, dovranno essere introdotti successivamente.
- Miele
- Latte vaccino
- Funghi
- Alimenti crudi
- Sale e zucchero
E’ meglio ritardare l’inserimento degli alimenti allergizzanti oppure quelli con glutine?
Per quanto riguarda gli alimenti più comunemente allergizzanti (frutta secca, uova, pesce), si raccomanda di non ritardarne l’inserimento in quanto ciò non influisce sull’eventuale sviluppo di allergie nei confronti di quei determinati cibi.
Inoltre, non c’è nemmeno motivo per ritardare l’inserimento di alimenti con glutine (pastina, farro, pane) durante lo svezzamento in quanto, ad oggi, non ci sono evidenze a supporto di una relazione tra inserimento anticipato di alimenti con glutine e celiachia nei bambini.
La nostra esperta in alimentazione complementare visita presso il CAMLei, per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare lo 039.23971 o scrivere a info.monza@synlab.it
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