Screening pre-natale per la trisomia 21
1 Marzo, 2007
Sindrome nota fin dal XVI° secolo viene inquadrata attorno al 1870 ad opera di un medico inglese (John Longdong Down) che descrisse per primo i fenomeni di ritardo mentale di bambini dal viso “orientaleggiante” .
Un secolo più tardi venne dimostrato come la Sindrome di Down dipenda da un’anomalia cromosomica, congenita ma non ereditaria, che deriva dalla presenza in soprannumero di un cromosoma 21, da cui la definizione di Trisomia 21.
Alla nascita alcune tra le caratteristiche fisionomiche dei soggetti Down sono:
- Viso tondo con sella nasale allargata
- Taglio delle palpebre di tipo orientale
- Piega cutanea all’angolo interno degli occhi (epicanto)
- Collo tozzo con plica nucale abbondante e lassa
- Bradiclinodattilia ed unico solco palmare in entrambe le mani
- Ipotonia muscolare e legamenti lassi (marcata flessibilità articolare)
La Trisomia 21 è la più frequente causa di ritardo mentale, sintomo che ovviamente non è rilevabile alla nascita ma che costituisce l’aspetto più significativo di questa sindrome.
CARIOTIPO
Dal momento che le caratteristiche fisionomiche descritte possono essere riscontrate anche in neonati senza Trisomia 21, la certezza della diagnosi si ottiene con l’analisi citogenetica del Cariotipo, in cui si evidenzia la mappa cromosomica , analisi che si effettua sui neonati, sui globuli bianchi isolati dopo prelievo di sangue, o in epoca pre-natale su cellule ottenute per Anmiocentesi o Villocentesi.
L’incidenza della Sindrome di Down aumenta con l’aumentare dell’età della madre
ANNI MADRE – INCIDENZA di DOWN
sotto 30: inferiore 1/1000
30: 1/900
35: 1/400
36: 1/300
37: 1/230
38: 1/180
39: 1/135
40: 1/105
42: 1/60
44: 1/35
46: 1/20
48: 1/16
49: 1/12
Dal momento che a 35 anni il rischio di avere un bambino Down è elevato, circa il doppio rispetto alle trentenni, molti specialisti raccomandano alle donne in gravidanza oltre i 35 anni di sottoporsi ai test di Screening Prenatali per la Sindrome di Down.
SCREENING PRENATALE per la TRISOMIA 21
1° TRIMESTRE di GRAVIDANZA
TRANSLUCENZA NUCALE
Agli inizi degli anni ’90 venne evidenziato che, all’esame ecografico, i feti affetti da cromosomopatie aneuploidi, come ad esempio la Trisomia 18 o 13, la sindrome di Turner, ma soprattutto la Trisomia 21 (Sindrome di Down), presentavano un aumento di Translucenza Nucale, dovuto ad accumulo di liquido a livello della nuca fetale.
Quindi un aumento, rilevabile ecograficamente, di Translucenza Nucale alla 10-14 settimana, può essere un marcatore di disordine cromosomico o di anomalie strutturali come le cardiopatie congenite.
Durante l’ecografia, effettuata con scansione sagittale mediale, è necessario rilevare la misurazione della distanza vertice-sacro (CRL – crown rump lenght) per la stima corretta dell’epoca gestionale.
La misurazione ecografia CRL è molto più precisa nello stabilire l’età della gestazione del calcolo effettuata sulle mancate mestruazioni.
DUO-TEST
Sempre negli anni ’90 la medicina di laboratorio aveva individuato alcune sostanze, presenti nel siero materno, rilevabili in concentrazioni diverse in donne gravide portatrici di feti normali rispetto a donne con feto affetto da aneuploidia (aberrazione cromosomica numerica dovuta alla presenza di un numero di cromosomi diverso da un multiplo esatto del corredo apolide).
¨PAPP-A (Pregnancy Associated Plasmtatic Protein-A) è una glicoproteina elaborata dal trofoblasto placentare la cui concentrazione nel 1° trimestre aumenta nel siero della madre con il progredire della gravidanza.
Nelle portatrici di feti con aneuploidie, come la sindrome di Down, la concentrazione di PAPP-A nel sangue risulta essere inferiore alle concentrazioni attese
Inoltre diminuiti livelli di questa proteina sono associati a complicanze della gravidanza come ritardo della crescita fetale, pre-eclampsia fino ad aborto interno.
¨La Gonadotropina Corionica (HCG) è un ormone glicoproteico prodotto dal sinciziotrofoblasto della placenta formato da subunità differenti a e ß, l’ormone esplica la sua funzione solo nella forma intatta e raggiunge il livello massimo intorno alla 10° settimana di gravidanza per poi diminuire.
E’ stato dimostrato che le concentrazioni nel siero materno in caso di feto Down risultano più elevate rispetto a quelle attese per l’epoca gestazionale.
Ancora più utile come marcatore biochimico la Subunità ß libera della Gonadotropina Corionica (free ß HCG) la cui presenza nel sangue materno segue l’andamento dell’ormone completo, ossia raggiunge il suo picco massimo in decima settimana per poi decrescere con il progredire della gravidanza. Anche per la subunità ß libera dell’HCG, maggiori concentrazioni sono state messe in correlazione con difetti cromosomici tra cui principalmente la Sindrome di Down.
La misurazione nel siero di PAPP-A e free ß HCG viene denominato DUO-TEST o DUAL-TEST o BI-TEST
TEST COMBINATO o SCREENING INTEGRATO
Da effettuarsi tra la 11 e la 14 settimana consiste nella combinazione delle rilevazioni ecografiche e della determinazione di laboratorio del DUO-TEST e precisamente:
- Rilevazione ecografica della translucenza nucale e misurazione CRL
- Determinazione nel siero materno di PAPP-A
- Determinazione nel siero materno di free ß HCG
- Elaborazione dei dati mediante un software adeguato
Occorre ricordare che per Screening Prenatale si intende un pannello di esami in grado di individuare nell’ambito di una popolazione generale di donne in gravidanza i soggetti “a rischio” di essere portatori di una specifica condizione patologica.
I test di screening pre-natale non sostituiscono i test diagnostici quali: amniocentesi, villocentesi e cordocentesi, ma dovrebbero precedere tali pratiche. Infatti i test di screening per la loro natura di praticità, facilità di esecuzione, non rischiosità possono essere applicatiti senza difficoltà su vasta scala.
La Trisiomia 21, oltre ad essere una delle principali cause di mortalità perinatale, è una condizione di forte impatto sociale e pertanto costituisce una delle aree dove l’utilizzo di Screening Prenatali dovrebbe essere maggiormente caldeggiato.
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