Idrocolonterapia
Specialità clinica in: Chirurgia Generale , Gastroenterologia e Videoendoscopia digestiva , Medicina Estetica ,
Come si svolge / preparazione
La seduta di idrocolonterapia consiste nella sequenziale ripetizione di cicli di carico e scarico di acqua, a pressione e temperatura controllate e regolabili, nel distretto del colon. L’accesso alla parte terminale del colon, il retto, è garantito dal posizionamento di una canula attraverso il canale anale. Tramite questa canula verranno convogliati i flussi di acqua in entrata e in uscita.
Dopo un primo periodo di acclimatamento con acqua a bassa pressione e temperatura fisiologica (~ 37°C), che permette al paziente di prendere confidenza con la procedura, si eseguono, di norma, cinque cicli nei quali l’acqua (a pressione crescente e temperatura decrescente) riempie il colon e successivamente ne viene espulsa, realizzando la pulizia obiettivo del trattamento. Tra un lavaggio e l’altro vi è un periodo di intervallo, per permettere al distretto addominale di rilassarsi. La procedura termina quando l’acqua in uscita risulta essere limpida; a questo punto viene rimossa la sonda anale e, valutate le condizioni generali del paziente, il trattamento può dirsi concluso. L’intera seduta dura mediamente 45 minuti, e si svolge con il paziente supino, possibilmente con le gambe flesse sul lettino, tranne l’inserimento e la rimozione della canula anale che necessitano del paziente in decubito laterale.
La procedura è indolore (il posizionamento della canula è coadiuvato da lubrificante localmente anestetico); il paziente potrà avvertire lo stimolo ad andare in bagno, stimolo che costituisce il normale segnale di inizio per le fasi di scarico dell’acqua.
A seconda dei casi, alla seduta vera e propria possono essere associati pre-trattamenti volti a creare le condizioni favorevoli alla piena efficacia della procedura.
L’idrocolonterapia medica è un trattamento che negli ultimi anni ha dimostrato ampie possibilità applicative. La sua efficacia è dimostrata in disturbi funzionali del colon e nella riabilitazione della peristalsi. L’indicazione al trattamento con idrocolonterapia si esplica principalmente in tre campi : clinico, profilattico e preparazione all’esecuzione di indagini diagnostiche.
In campo clinico sono osservabili benefici in diversi campi della medicina: in gastroenterologia la procedura è indicata per il trattamento di stipsi, colon irritabile, coliti aspecifiche da cause tossiche o microbiche, meteorismo, flatulenza e distensione addominale, malattia diverticolare (non in fase acuta), dispepsia, intolleranze alimentari, disbiosi, parassitosi e infezioni micotiche.
L’idrocolonterapia trova applicazioni anche in dermatologia, in condizioni quali psoriasi, dermatosi e acne; e in caso di alterazioni circolatorie come cellulite e linfoedema.
La procedura sembra inoltre dare benefici in casi di depressione, insonnia e stress. Questo è giustificato dalla massiccia componente neuronale che interessa il sistema gastro-enterico; questa componente viene stimolata e rilassata durante il trattamento, portando benefici nella sfera psico-emozionale.
Oltre che per scopi terapeutici l’idrocolonterapia si propone come la procedura ideale per il mantenimento di un preesistente stato di benessere.